Dalla brughiera inglese ai nostri balconi, la calluna è la pianta perfetta per dare il benvenuto all'autunno
La calluna ha un significato etimologico incerto: alcuni la associano all’aggettivo greco Kallos, che significa “bello”; altri al verbo Kalluno, che significa “spazzare via”, poiché i suoi rami, flessibili e resistenti, erano spesso utilizzati per realizzare le scope.
Qualunque sia la vostra versione preferita, sulla bellezza di questa pianta si può essere soltanto tutti d’accordo.
La calluna, bella e possibile
La calluna vulgaris, detta anche brugo, è una pianta erbacea sempreverde che fa parte della famiglia delle Ericaceae, che fiorisce da agosto a novembre, e che inaugura la stagione autunnale con le sue foglie verde intenso e i suoi piccoli fiori colorati. La troviamo dappertutto, dal Sudafrica, al nord America, all’Europa, anche se è tipica della brughiera inglese, quell’ambiente un po’ selvaggio che ha fatto da sfondo a “Cime tempestose” di Emily Bronte.
La calluna sta bene da sola, ma anche in compagnia: è perfetta per creare vasi e composizioni con altre piante stagionali.
Qualche esempio? Provate ad abbinarla all’aster, alle viole del pensiero o ai ciclamini: un tripudio di colori caldi e freddi, che prolungherà l’impressione di essere ancora in estate.
Non chiamatela Erica
Spesso la calluna viene associata all’erica carnea, con la quale condivide alcune caratteristiche: gli ampi cespi alti anche 55 centimetri, il fogliame sottile e aghiforme, il colore brillante dei fiori.
Le differenze, però, sono molte, dalla lunghezza del calice alla grandezza dei fiori, dalla forma della corolla ai terreni in cui queste piante amano svilupparsi. Per notarle ci vuole un occhio attento: gli esperti di di Iper La grande i sapranno dare le giuste indicazioni e consigliare la pianta ideale per ogni situazione.
Bella, buona e brava
Non è soltanto bellissima e suggestiva: la calluna ha tutta una serie di proprietà che non ci si aspetta. Non è una pianta tossica o velenosa né per l’uomo né per gli animali domestici.
In fitoterapia è usata fin dall’antichità per le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e vasocostrittrici. E non piace solo a noi: il nettare di calluna è una delizia per le api, che vi producono un miele ambrato e dal gusto delicatissimo. Provare per credere!
La calluna è una pianta che non richiede particolari attenzioni, ed è adatta per coloro che si accingono al meraviglioso mondo delle piante per la prima volta.
Per ogni dubbio, ci sono sempre gli esperti di Iper, la grande i.