MAGAZINE
Solari corpo: dall'autoabbronzante al doposole

Solari corpo: dall'autoabbronzante al doposole

Estate! Relax, aria aperta, vacanze, mare… sole.
A proposito. Ogni anno, quando arriva l'estate, si solleva la questione solari corpo.
Un tema che racchiude un universo di prodotti: dall'autoabbronzante allo spray abbronzante - per apparire splendente nelle serate pre-vacanze -, dalla protezione solare al doposole - per affrontare la tintarella nel modo corretto.
In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche di ognuno di questi prodotti.

Protezione solare
Eccoci lì, al cospetto degli scaffali dei prodotti solari, nel tentativo di trovare la crema solare perfetta per noi.
Ma come si fa? Quali sono le creme solari migliori? Quale fattore di protezione scegliere?
Facciamo un passo indietro.
Sui prodotti solari, è riportato l'acronimo SPF. Significa Sun protection factor ed è la 'lancetta' che segna il livello di protezione del prodotto dai raggi UVB - i più pericolosi (quelli responsabili di eritemi, scottature e ustioni.
Le 'categorie di protezione' sono suddivise in 4 e si basano su una scala di valori definita a livello internazionale: protezione bassa (con SPF da 6 a 10), media (con SPF compreso tra 15 e 25), alta (con SPF da 30 e 50), molto alta (con SPF 50+).
I dermatologi consigliano un di utilizzare una protezione solare con SPF di almeno 30.Non solo. Gli esperti sottolineano come sia fondamentale che la protezione solare difenda la pelle anche dai raggi UVA, i quali - penetrando in profondità - causerebbero invecchiamento cutaneo, rughe, e macchie della pelle.
In questo senso, le creme solari migliori sono quelle ad ampio spettro: contro UVA e UVB.
Secondo la normativa europea, una buona protezione solare dovrebbe avere una protezione anti UVA pari a 1/3 di quella UVB.

Autoabbronzante
Le vacanze sono ancora lontane e l'incarnato è ancora pallido e spento?
La soluzione c'è… e si chiama autoabbronzante.
Niente più pelle arancione, niente più macchie sui vestiti: gli autoabbronzanti di oggi funzionano bene, garantendo ottimi risultati: colorano la cute, senza alcun rischio.
Ma come funzionano?
All'interno dell'autoabbronzante è contenuto per lo più il diidrossiacetone (DHA), un principio attivo che, reagendo con le cellule di cheratina, determina una variazione cromatica della pelle, conferendo quel colorito dorato agli strati più superficiali.
È chiaro, dunque, che gli autoabbronzanti non agiscono sulla melanina. Dunque, il loro effetto è temporanee.Esiste un modo per utilizzarli nel modo corretto? Prima della stesura dell'autoabbronzante (circa 24 ore prima) è necessario effettuare uno scrub, in modo tale da eliminare le cellule morte. La pelle, inoltre dev'essere bene idratata (bisogna evitare, però, di stendere la crema idratante appena prima dell'autoabbronzante).Una volta preparata la pelle, spalma l'autoabbronzante con un guanto di spugna.
Nota importante: gli autoabbronzanti non contengono hanno filtri UV. In caso di esposizione al sole, quindi, è necessario stendere la protezione solare.

Solari corpo: dall'autoabbronzante al doposole

ALTRI ARTICOLI

Ricetta Cosciotto di agnello con finocchi gratinati e zucchine novelle

Scopri di più

Ricetta Tarte Tatin di pere

Scopri di più

BRASATO & BAROLO, CHE BONTA’!

Scopri di più